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Il Verbano

La cartina del Lago Maggiore "Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita i dintorni del Lago Maggiore" - (Stendhal)

Il Lago Maggiore, noto anche come Verbano, è il secondo lago d'Italia per estensione. La sua superficie si divide tra la Lombardia, il Piemonte e la Svizzera.

Esso è costituito da 3 bracci disuguali, che si irradiano da un unico centro: il braccio nord-est che fa capo a Locarno,dove riceve le acque del Ticino, principale immissario del lago, del Maggia e del Tresa; il braccio delle Isole Borromee, dove riceve le acque del Toce; e il braccio meridionale, alla cui estremità riprende il suo corso il Ticino, unico emissario del lago.

Il lago è di origine glaciale, ma il suo bacino si è formato in una valle fluviale preesistente. Ha una superficie di 212 km² di cui circa l'80% è situata in territorio italiano e il rimanente 20% in territorio svizzero. Ha un perimetro di 170 km, è lungo 54 km, la larghezza massima è di 10 km e quella media di 3,9 km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di mc di acqua con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni. La massima profondità è 370 m (al largo di Ghiffa), quella media è 177 m.

Fra Stresa e Verbania si trova l'arcipelago delle Isole Borromee: l'Isola Bella, l'Isola Madre e l'Isola Superiore nota anche come isola dei pescatori. Di fronte alla costa di Cannero Riviera si trovano invece due scogli emersi detti Castelli di Cannero. Sulla costa varesina, nel territorio di Leggiuno, sorge il bell' Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Sulla sponde del Verbano crescono limoni, olivi e l'alloro. Prosperano camelie, azalee, rododendri e magnolie che si possono ammirare nei numerosi e splendidi giardini che si susseguono sulla costa piemontese. La vegetazione spontanea è, invece, composta da tassi, agrifogli e castagni sulle colline circostanti.

Nella acque del lago si trovano diverse specie di pesci tra cui i coregoni il pesce persico, il luccio, il cavedano, la bottatrice, le anguille e le alborelle.

Il Lago Maggiore viene percorso da due tipi di venti prevalenti, uno che spira al mattino dalle montagne verso la pianura (detto moscendrino a volte tramontana) ed un venticello che spira dalla pianura alla montagna soprattutto durante il pomeriggio (detto inverna).

Altri venti tipici di questo lago come l'invernone, che spira da sud-ovest e porta in genere tempesta, il maggiore, che viene da nord-est, il valmaggino che spira leggermente dalle valli dietro Locarno, il mergozzo, che spira soprattutto di notte, da nord-ovest.

INVERNA è un venticello da sud foriero di bel tempo - spira tra le ore 9 e le ore 17
INVERNONE proviene da sud-ovest - porta tempesta
MAGGIORE viene da nord-est - è il vento più pericoloso dei lago - produce forte moto ondoso
MERGOZZO arriva da nord-ovest abitualmente si alza a mezzanotte e dura fino alla mattina - se è forte solleva onde
MONTAGNINO è una brezza da nord-ovest che scende dai monti del centro lago
MOSCENDRINO scende dalla valle del Ticino (ma i locali ritengono venga da Monteceneri, di qui il nome) pericoloso quando è forte - solleva il lago nel bacino di Locarno
TRAMONTANA vento forte settentrionale
VALMAGGINO e VERZASCHINO venti leggeri settentrionali che provengono dalle valli dei Canton Ticino

Carta dei venti